Palazzo del Podestà

Il primo intervento di restauro curato dal Comitato avvenne negli anni 1967-70 e interessò parte della facciata del Palazzo del Podestà, attribuito ad Angelo da Orvieto (sec. XIV); la pregevole opera era stata deturpata da un grande balcone centrale e dalla chiusura delle grandi bifore e monofore. Inoltre i fregi di arenaria, soggetta a subire i danni del gelo, erano in avanzato stato di disfacimento. I lavori furono seguiti dall’arch. Giorgio Giorgi, sotto il controllo della Soprintendenza per i Monumenti dell’Umbria e con l’apporto degli organi tecnici del Comune. A lui si deve la scelta, per l’esecuzione tecnica dei lavori, dell’impresa di Domenico Marinelli e per la lavorazione della pietra di scalpellini qualificati di Perugia. Determinante al successo del piano di restauro fu la presenza tra i soci dell’avv. Luigi Pillitu, presidente della Cassa di Risparmio, che contribuì ai lavori con una notevole somma, così pure il Ministero della Pubblica Istruzione e la Fattoria Autonoma Tabacchi. Il Genio Civile di Perugia aveva restaurato la gronda dell’edificio prima dell’inizio dei lavori.

Palazzo del Podestà - Città di Castello - 1967 Palazzo del Podestà - Città di Castello - 1967
Palazzo del Podestà - Città di Castello - 1967 Palazzo del Podestà - Città di Castello - 1967